Quattro interventi di Marta Dell’Angelo per Gender Bender 2011 è un ampio progetto monografico dedicato a Marta Dell’Angelo, artista che ha fatto del corpo femminile e della sua rappresentazione il soggetto principale della sua ricerca.
Il percorso ideato per il festival vuole offrire uno sguardo ampio sul suo lavoro, proponendo un excursus su tutto il suo processo creativo che si formalizza, oltre che attraverso un virtuoso linguaggio pittorico, per cui è più conosciuta, anche nell’installazione, nella performance come spazio sospeso di percezione temporanea, come in progetti di stampo più relazionale, o nella produzione di libri. La sua indagine riflette infatti, in modo più generale, sulla trasmissione delle immagini, sui codici relazionali e fisici istituiti nel tempo, sul sentire e il sentirsi femminili rispetto alle forme di rappresentazione convenzionali, sulla relazione arte e scienza, tra esperienza personale e conoscenza acquisita.
Il progetto si articola in quattro momenti e quattro luoghi distinti che, attraverso formati diversi e complementari quali quello della mostra, del libro e della performance, presentano il lavoro dell’artista da diverse prospettive mettendo in risalto il processo creativo e le forme molteplici che derivano da una complessa indagine sulla relazione tra corpi e codici sociali.
La conferenza / performance di presentazione del libro “Manuale della figura umana” vedrà alcuni esperti di vari ambiti disciplinari tra cui gli storici dell’arte Fabrizio Lollini e Cecilia Scatturin, la danzatrice Silvia Gribaudi e l’attrice Eva Robin’s, confrontarsi sul tema del corpo “vissuto” e “rappresentato” a partire da alcune suggestioni ricavate dal libro stesso. Accompagneranno la conferenza le improvvisazioni di Antonella Previdi, Maia Pedullà, Davide Lora, Marcello Colombarini, Elena Del Prete, Ivana Fall, Serena Rossi.
Desumendo la forma dalla struttura classica dei manuali accademici e medici di origine rinascimentale “Il Manuale della figura umana”, realizzato dall’artista nel 2005 e pubblicato dall’editore Gli Ori nel 2007, conserva il modello tradizionale solo nella divisione in capitoli (corpo, autoritratto, testa, arti superiori e inferiori, interconnessione delle forme), per rinnovarne e attualizzarne i contenuti. Con un nostalgico omaggio a riviste di vario genere degli anni Cinquanta, il libro propone un collage di opere, immagini, parole, testi, (tra gli autori Woody Allen, Sartre, Bukowski, Pasolini), frammenti, fotografie, appunti, ritagli di giornali e immagini rubate da internet, di cui Marta Dell’Angelo si appropria per creare collegamenti e associazioni come in un gioco ad incastro. Un esperimento che, a partire dall’esperienza personale dell’artista, che gli dà forma in diversi anni di ricerca e raccolta, forgia nuovi codici espressivi e rappresentativi del corpo femminile; codici attuali, legati a una percezione, a un sentire e a un agire quotidiani, in cui il lettore può riconoscere immaginari veicolati dai nuovi media come dalla cultura classica (internet, cinema, televisione, pubblicità, carta stampata, fotografia e arte) ma anche una gestualità intima che appartiene al vissuto privato.
La mostra “Joint”, presso Nosadella.due, in cui l’artista presenta i lavori inediti Chairs (2010-) e La polena (2011), oltre a una produzione appositamente realizzata per gli ambienti domestici della residenza. Ermeticamente protagonista della sala d’ingresso è l’opera “Antologia delle Posizioni” (2009), un progetto unico costituito da un libro/collage in formato pellicola in cui l’artista ha costruito, attingendo a varie fonti (giornali, riviste, manuali, libri), un vero e proprio racconto corale della raffigurazione del corpo femminile nel tempo.
Custodita all’interno di una scatola sigillata, l’opera fa da preludio alla omonima performance “Antologia delle Posizioni” in cui, presso il foyer del MAMbo, il libro che vi è contenuto diventa accessibile al pubblico grazie al prezioso aiuto di due custodi atte a maneggiarlo ai due capi di un tavolo lungo 15 metri. Oltre 4000 immagini di corpi scorrono lungo per oltre 200 metri di libro in una sorprendente installazione ambientale che ricorda lo sviluppo di una pellicola dove protagonista è un nudo femminile nella sua dignità classica. Conclude la performance la danzatrice portoghese Márcia Lança mettendo in scena alcune delle posizioni dell'”Antologia” in un susseguirsi poetico di gestualità codificate.
Infine, l’azione di strada “Troca” (“Cambio” in portoghese), realizzata presso il Giardino del Cavaticcio e visibile solo dalla balconata soprastante in prossimità del MAMbo, fa assistere il pubblico, quasi per caso, ad uno scambio di abiti e, forse, d’identità, un flash onirico che si offre all’istinto voyeuristico dei curiosi di passaggio.
Marta dell’Angelo è nata a Pavia, vive e lavora a Milano. Ha esposto presso PAC di Milano, Museion di Bolzano, Galleria Civica di Monfalcone, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino. Espone per varie gallerie all’estero e nel 2009 è stata invitata alla Biennale di Tirana. A settembre 2011 è stata invitata dal Museo del Novecento per realizzare un progetto speciale per il ciclo “Primo piano d’artista”. Ha vinto il Premio New York.