Markus Hofer è artista in residenza a Nosadella.due nei mesi di aprile e maggio 2008.
Per la città di Bologna l’artista ha realizzato “Interventi Bolognesi”, un progetto site specific apparentemente minimale che agisce sulla percezione quotidiana del contesto urbano, sull’idea standardizzata e spesso abitudinaria che abbiamo delle costruzioni che ci circondano, siano essi palazzi, strade, parchi, ponti, o altro. La pratica dell’artista si basa infatti sull’esperienza diretta dei luoghi delle città che frequenta, di cui indaga, in particolare, la struttura urbanistica nei suoi elementi caratterizzanti.
I 15 “Interventi Bolognesi”, contaminazioni ironiche nel centro storico, sono infatti lontani dall’essere spettacolari installazioni metropolitane, ma nascono con l’intento di suscitare lievi spaesamenti, provocati da una trasformazione della funzione come della forma originarie di oggetti, elementi architettonici, artefatti e tracce umane.
“Mi pongo infinite domande sulla realtà che mi circonda, ogni giorno. Il lavoro mi serve a dare qualche risposta” MH.
Tutta la zona del centro storico di Bologna che si sviluppa attorno alla sede della residenza Nosadella.due è stata cosparsa di oggetti, prolungamenti, trasformazioni che corrispondono alla presa di visione dell’artista di luoghi urbani che gli sono apparsi per la prima volta. Accanto ad edifici storici del centro, come Palazzo Aldrovandi e Palazzo d’Accursio, gli Interventi Bolognesi dell’artista si disseminano all’interno di nicchie ed elementi architettonici, riprendendo stucchi, fregi, decorazioni, o si accostano a numeri civici e piloni spartitraffico, nell’intento di portare l’attenzione su elementi che caratterizzano la vita di una città, le sue costruzioni, ma anche le sue scelte, le sue tradizioni, i suoi codici, siano essi legati al suo passato come al suo presente. Raramente ci interroghiamo sul perché di un buco nel marciapiede o sul come mai un catenaccio rimane allacciato ad un palo, o ancora, perché un certo pilastro o una certa maniglia hanno quella determinata forma. Markus Hofer ci invita a prestarci attenzione e ad immaginare le possibilità che si celano dietro questi interrogativi.
L’artista ha poi realizzato la performance Caught In This World presso Palazzo Aldrovandi in via Galilea, dove il pubblico è stato invitato a prendere parte alla realizzazione di una scultura in progress presentandosi con la propria bicicletta munita di catenaccio.
Il MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna ha ospitato la tavola rotonda “Percezione e immaginazione”, con Markus Hofer, la curatrice Elisa Del Prete, l’artista Stefano Romano, la critica d’arte Antonella Crippa, l’Architetto Mauro Bellei e l’astrofisico Bruno Marano dal Dipartimento di Astronomia dell’Università di Bologna.
Markus Hofer nasce ad Haslach (Austria) nel 1977. Si forma prima all’ Università di Creazione Artistica e Industriale di Linz, poi alla Scuola d’arte e design Berlin-Weissensee il suo ciclo di studi presso l’Accademia di Belle Arti di Vienna. E’ stato assistente di Erwin Wurm.