Cavallazzi

omaggio a nonna Gigina

All’ospedale mi volevano operare, per un fatto grave, dicevano…è stato il Dottor Cavallazzi a salvarmi.
Io avevo avuto la setticemia e due aborti…maschi…perchè dicevano che era la “matrice maschile”, che io non la potevo tenere. All’ospedale volevano ricoverarmi perchè credevano fosse ancora quell’infezione là.
Io invece avevo dei pensieri, ma loro cosa vuoi che ne sapessero…
Eravamo pieni di debiti, non sapevo come fare.
Erano due anni che in Nosadella pagavo l’affittuario ma lui non pagava il padrone. Una volta arrivò anche l’avvocato giudiziario per mandarci via. Io capii, mi misi a letto fingendo di star male, per non farci mandar via.
Poi però allora ho capito e ci andai a parlare, andai da Gori, che doveva pagare l’affitto al padrone. Non ci mandai mica Mario, da Gori, gli dissi “Ci vado io, tu non ti muovere!”.
Allora poi dopo lui capì, e ci fu anche mio fratello Nello che mi mandava due lire ogni tanto da Firenze e più di tutti Castaldo, che mi voleva bene. Avevamo tanti debiti e lui mi aiutava a pagarli, lui faceva l’antiquario. Fu Castaldo che mi disse che c’era questa casa a Bologna in Nosadella dove poi feci la pensione. Mario mi aiutava a cucinare e anche le bimbe a fare la biancheria. Però era dura.
A un certo punto non ce la feci più. Fu il Dottor Cavallazzi a salvarmi. Stavo sempre a letto, non volevo mica alzarmi, e poi ero nervosa, ho tirato anche un piatto dietro a mia sorella Albina che voleva farmi mangiare…
Il Dottor Cavallazzi venne a casa a visitarmi. Ma non mi visitò mica. Venne in camera mia e volle sapere tutto, mi chiese di dirgli tutto e parlammo di tutto…poi alla fine mi ha detto “tu non ti devi preoccupare, adesso ti alzi, mangi un bel piatto di tagliatelle, azzeri tutto e riparti da capo, e chi deve avere avrà.”…e pensare che volevano ricoverarmi…a me è stato il Dottor Cavallazzi che mi ha salvato.