Nosadella.due apre con la residenza a gennaio dei curatori Chris Sharp (USA) e Lupe Núñez-Fernández (E), che selezionano rispettivamente i due artisti André Guedes (P) e Xana Kudrjavcev-DeMilner (USA) per la seconda fase del progetto, la residenza per artisti che si svolge nei successivi mesi di maggio e giugno.
Transiti narra gli esiti di un passaggio, di un presente in rapida trasformazione, di un momento temporaneo destinato a cambiare ma a lasciare al tempo stesso le sue tracce. Il transito è quello degli artisti stessi, da un certo contesto geografico, sociale e culturale a un altro, ma è anche quello di una città, Bologna, che vive una fase di grandi cambiamenti, proiettandosi verso nuovi traguardi con uno sguardo non sempre attento alla tradizione passata.
Le installazioni di Guedes e Kudrjavcev-DeMilner recuperano questo sguardo riconducendolo a una visione che è quella di spettatori esterni in grado di leggere, o almeno intuire, il flusso corrente di una città in trasformazione.
I lavori presentati dai due artisti vengono ospitati dal 6 al 29 luglio al Museo internazionale della musica di Bologna, presso l’affascinante settecentesco Palazzo Sanguinetti nel centro storico della città. Le opere in mostra raccontano il risultato di un periodo di lavoro in cui gli artisti sono stati in contatto con la città e la sua storia.
Better days di Andrè Guedes prende spunto da un fatto di pregnante attualità come la chiusura dell’ennesimo cinema bolognese, il Nosadella. Posto proprio di fronte alla sede della Residenza di cui Guedes è stato ospite, il cinema era stato originariamente scelto come sede dell’esposizione stessa in quanto parte di un quartiere culturale in via di affermazione. A partire dal significato di tale contesto, in cui oggetti e architetture del cinema diventavano sfortunati protagonisti di un cambiamento di funzione degli spazi, Guedes opera una trasposizione di essi che intende dar loro nuova vita a partire dalla precedente. Ecco allora il dislocamento spazio-temporale di alcuni elementi strutturali e funzionali del cinema per alludere alla nuova come alla precedente identità di esso.
A completamento del progetto, l’installazione sonora Final Sequence diffusa lungo lo scalone del Museo e all’interno del suo cortile, ogni giorno, durante gli ultimi 10 minuti di apertura del museo, coglierà di sorpresa il pubblico italiano proiettandolo indietro nella propria storia culturale.
Leit motiv di tutta la mostra è il tempo, un tempo che è prima di tutto quello breve di un periodo di passaggio degli artisti stessi, quindi quello lungo della storia attuale in cui il presente si nutre del passato per preservarsi da, e confrontarsi con, il futuro.
Anche le animazioni di Xana Kudrjavcev-DeMilner suggeriscono un’atmosfera passata. Colori, forme, immagini in movimento, sono veicoli di una memoria visiva collettiva ma soprattutto personale. A partire da animazioni stop motion l’artista costruisce pensieri che sono pure astrazioni in cui le sembianze originali perdono la loro concretezza in favore di una messa in atto reale di qualcosa di fantastico. Le sue animazioni sono il frutto di un percorso che, dalla pittura degli inizi, è giunto poi a lavori di collage. Serbatoio di immaginario è stato poi il cinema sperimentale d’animazione di inizio secolo. Come una bambina che si diverte a ritagliare le silhouette e ad animarle, Xana Kudrjavcev-DeMilner non manca di far emergere anche l’aspetto giocoso, talvolta quasi sadico, del processo di creazione. Ogni scatto genera l’alterazione delle forme sotto l’influsso di una casualità che ne altera completamente l’originaria valenza.
In residenza a Nosadella.due Xana Kudrjavcev-DeMilner ha avviato anche una collaborazione con i due musicisti della scena musicale d’avanguardia locale, Nathia (Francesco Cavaliere) and Salvatore Arangio. In un modo simile a come nasce il video, il suono scaturisce, a partire dalle immagini stesse, dall’accostamento sperimentale di frammenti sonori.
ANDRé GUEDES
André Guedes (Lisbona, 1971) vive tra Lisbona e Vigo.
Il suo lavoro riflette sugli spazi e i luoghi, sulla loro condizione presente, passata e futura, sul modo in cui la gente si relaziona ad essi, trasformandoli o meno, sul processo di identità e/o alterità che scaturisce da questo incontro – di persone con e nello spazio.
Dopo la laurea in Architettura nel 1996 presso l’Universidade de Técnica di Lisbona, André frequenta i corsi di specializzazione post-laurea in Antropologia degli Spazi (Lisbona) e Le Pavillon presso il Palais de Tokyo, Paris.
XANA KUDRJAVCEV-DEMILNER
Xana Kudrjavcev-DeMilner (Los Angeles, 1974) vive e lavora a Berlino.
Nel 2003 ottiene il Master in Belle Arti presso la Yale University, New Haven, Connecticut.